LINGUAGGIO DELL’ANIMA
Sviluppare l’intuizione significa aprirsi a uno stato di coscienza diverso dall’ordinario e lì, in piena consapevolezza, semplicemente accorgersi che la realtà è molto di più di quella che entra nei nostri occhi.
L’intuizione ci permette di fare un salto nella coscienza dell’Universo, nelle sue infinite possibilità e comprendere istantaneamente qual è la strada da percorrere.
La nostra cultura ci ha abituati a pensare all’intuizione come a una fugace forma di conoscenza a cui non prestare attenzione, in realtà come ci suggerisce la stessa etimologia del termine Intueri (guardare dentro) la conoscenza intuitiva è una conoscenza profonda che deriva dal proprio mondo interiore, da una connessione con l’Anima. Chi ha intuito, dice Chaung Tze, “usa il suo occhio interiore, il suo orecchio interiore per penetrare le cose e non ha bisogno di una conoscenza intellettuale”.
“Conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli dei” scritto sul tempio dell’oracolo di Delfi esortazione agli iniziati a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo oggettivo per sottolineare come la forma più elevata di conoscenza sia dentro noi stessi e di conseguenza l’intuizione il veicolo di conoscenza elettivo.
L’intuizione è l’intelligenza olistica che agisce da anello di congiunzione non solo di fatti ma soprattutto di possibilità e valori per richiamare l’attenzione su determinate opportunità di sviluppo personale.
Le informazioni che derivano dall’intuizione non sono, infatti, mai accidentali e prive di significato ma sono utili per lo sviluppo personale/spirituale di una persona. Sono poche e semplici, magari non sempre immediatamente comprensibili rispetto alle circostanze in cui si manifestano, ma con il tempo assumono chiarezza e linearità. Il loro compito è di collegarci alla facoltà dell’Anima per intraprendere il sentiero più giusto per la nostra evoluzione spirituale.
Dott.ssa Paola Matteucci e Dott.ssa manuela Megna