Teatroterapia

“Il teatro non è solo un luogo, né semplicemente una professione. E’ una metafora che aiuta a rendere più chiaro il processo della vita …Il teatro può penetrare all’interno delle zone più oscure …per essere capaci di affermare, né prima né dopo, ma solo nel momento presente, che nell’oscurità è presente la luce”.
Peter Brook

Il teatro è uno strumento straordinario per favorire la consapevolezza di sé, la relazione con l’altro, l’emersione delle nostre risorse e tanto altro.
Il termine terapia, come lo intendiamo in questo spazio, non è legato alla cura o necessariamente al disagio, ma trova una sua specifica collocazione in un percorso integrato che possa essere la via per una migliore qualità della vita, ovvero una “terapia del benessere”.
Il gioco del teatro, il fare “come se” , offre la possibilità di contattare i diversi ruoli che inconsapevolmente facciamo agire nella vita di tutti i giorni, ciò consente di analizzare le differenti parti di sé e di metterle in gioco in modo nuovo, con ironia e spontaneità, uscendo dal solito copione. La teatroterapia dunque, è adatta a chiunque senta il desiderio di conoscersi meglio, di sviluppare le proprie capacità comunicative, di entrare in contatto con il proprio corpo e le proprie emozioni e mettendole in scena improvvisando, stupirsi continuamente di sé.

È un lavoro di gruppo che consente, attraverso un minuzioso lavoro di riscaldamento, di entrare in una dimensione giocosa e creativa che attivi la spontaneità e di conseguenza la capacità di mettere in azione risorse nascoste attraverso l’improvvisazione.
Il lavoro teatrale, spogliato della sua veste prettamente “artistica” o performativa, diventa il mezzo per avviare un processo di allenamento per far fronte agli imprevisti, attivando risorse che consentano di gestire, senza ansia, stimoli nuovi o di rispondere in modo creativo ed originale a dinamiche antiche.
È per questo che la teatro terapia agisce positivamente su eventuali blocchi emotivi e fisici, nonché su alcuni aspetti psicologici come la timidezza, l’ansia, la paura di parlare in pubblico, la paura del contatto con l’altro, il giudizio interno e sulle nostre convinzioni negative.

Dott.ssa Gabriella Tambone